Reincarnazione, identificazione, localizzazione


Un po’ di mesi fa si era scritto su questo blog a proposito della cosiddetta REINCARNAZIONE.
Ora, il concetto di “una vita dopo l’altra”, in senso cronologico dal passato al futuro (come di solito viene intesa la reincarnazione in occidente) è stato criticato nel dettaglio dal filosofo e ricercatore RENE’ GUENON in una prefazione a un importante libro.
Le religioni asiatiche non condividono quella visione semplicistica, seguendo la quale vi sono certi personaggi che asseriscono di essere stati la regina Nefertiti o l’imperatore Tiberio, “in una vita precedente”. Essendo l’EGO una pura costruzione illusoria, creata dai condizionamenti, esso non può affatto “REINCARNARSI”.
Si deve partire dal presupposto che l’EGO è transitorio, trattandosi di una specie di automezzo con cui però ci si identifica. Solo la COSCIENZA è qualcosa di eterno, ovvero qualcosa che prescinde i limitati confini dello spaziotempo, relativi a un certo modo con cui la mente decifra ciò che il sistema nervoso centrale elabora bio-elettricamente, LOCALIZZANDO, in un determinato momento dello spazio e in un determinato momento del tempo, una coscienza che può fare a meno di questi due parametri, per ESSERE più che per esistere.
Possiamo quasi scrivere che il mondo spaziotemporale costruito dal sistema nervoso attraverso i sensi e la localizzazione della coscienza sono la stessa cosa. E il materiale energetico utilizzato dagli organi di senso per costruire “un mondo spaziotemporale fuori dal corpo” appartiene al CAMPO – quantomeccanico – NON LOCALE, e gli organi di senso e il sistema nervoso avrebbero il compito di localizzarlo.
In quest’ottica, la (re)incarnazione si dovrebbe piuttosto chiamare IDENTIFICAZIONE. Situazioni non risolte – o non ancora sperimentate? – di una determinata localizzazione della coscienza unica, sarebbero ATTIRATE – come una specie di “risucchio” – al momento di una nuova localizzazione, ovvero di una nuova VITA nel livello di densità in cui ci troviamo, appartenente al pianeta da noi abitato. Ma più che “nuova” dovremmo utilizzare più appropriatamente, l’aggettivo “altra”, poichè le localizzazioni avverrebbero tutte nel cosiddetto TEMPO DI PLANCK, ovvero un’unità di tempo, la parte di tempo più infinitesimale.
Tutto ciò qui esposto molto brevemente, riguarda gli imperscrutabili rapporti tra il mondo PSICHICO e quello FISICO (la coscienza è un prodotto della materia o la materia è un prodotto della coscienza?), due mondi che ci appaiono separati – anche se il concetto di SINCRONICITA’ può aiutarci a percepire qualche mutua connessione tra i due – ma forse questa separazione è dovuta a un nostro handicap sensoriale, probabilmente riguardante la (si spera parziale) cecità del cosiddetto TERZO OCCHIO, ovvero l’EPIFISI o GHIANDOLA PINEALE.
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Un commento su “Reincarnazione, identificazione, localizzazione

  1. anonimo il said:

    ciao, trovo il tuo blog interessantissimo e i tuoi articoli sul tempo, la storia è il "punto zero", assolutamente illuminanti. Ti ho inserito tra i preferiti nel mio blog che tratta di sincromisticismo.
    Se ti interessa il link é:
    http://mondo-simbolico.blogspot.com/
    Ciao!

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